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Transmongolian
La storia secreta dei Mongoli, considerata come l’opera più antica di letteratura in lingua mongola, è l’unico resoconto indigeno e significativo dell’ascesa al potere della Mongolia verso il 12esimo secolo d.C.
L’opera ritrae il percorso di un giovane Temujin prima di trasformarsi nell’illustre sovrano dell’Asia, Gengis Khan. Misto a resoconti immaginari e storici, il poema epico racconta di come il guerriero è stato capace di organizzare oltre trenta tribù che combattevano per il comando, e come, una volta al potere, con l’obiettivo di aumentare la sua popolazione e affrontare l’armata cinese comandata dalla dinastia Song, ha dichiarato illegale l’omosessualità punibile con la pena di morte. Il peso della tradizione e degli anni sotto il controllo sovietico, epoca in cui gli omosessuali erano mandati nei gulag, si ripercuote su gay, lesbiche e transessuali, che continuano ad essere repressi, marginalizzati e perseguitati. Condannati ad una vita in segreto, molti si prostituiscono, altri conducono una vita di solitudine. I più giovani si battono per fuggire dalle frontiere mongole, verso paesi come le Filippine o il Giappone, dove la loro condizione è molto più tollerabile e i sogni di un possibile cambio di sesso potrebbero avverarsi, ma soprattutto, verso un’identità che il loro paese natale gli ha sempre negato.