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LoulouD’Aki

Make a wish Loulou d’Aki

“Questo è solo un sogno, ma per fortuna i sogni si avverano”
Cyrus P. 15 anni, Tehran, Iran

È una piovosa mattina di novembre a Gaza ed è appena stata annunciata una tregua, dopo otto giorni di combattimenti.
Un giovane si trova tra le macerie di quella che era casa sua, distrutta da un attacco aereo proprio un’ora prima della fine della guerra. Dietro di lui è rimasta un’immagine incorniciata appesa al muro. Il suo nome è Ahmed, ha 18 anni ed è figlio di un pescatore. Vorrebbe vivere in pace e andare all’università, ma siamo nella Striscia di Gaza e qui i sogni hanno dei limiti. Si ha spesso la sensazione di essere coinvolti in un gioco, in cui finiamo sempre per essere i perdenti.

Dall’altra parte del Paese, a pochi chilometri e un muro di distanza, c’è Gerusalemme, la città che molti gazawi sognano di visitare. La maggior parte di loro non lo farà mai. Questa è una terra di contraddizioni, di muri, di confini visibili e invisibili. Se il cielo è terso, dalla scuola d’arte di Omri si può vedere il muro di separazione. Omri, che ha evitato di fare il servizio militare obbligatorio israeliano fingendo di essere gay alla visita di idoneità, dice di sognare di potersi un giorno sentire a casa, lontano dal clima di tensioni religiose e politiche in cui è cresciuto.

Make a Wish è un progetto fotografico sulle speranze e i sogni dei giovani, che ha l’obiettivo di diventare una testimonianza dei tempi correnti. Parte dall’assunto che la gioventù dovrebbe essere l’età delle infinite possibilità. Gran parte del progetto è stata realizzata in Medio Oriente, in diverse situazioni legate alle rivoluzioni della Primavera araba, o in zone di conflitto dove troppo spesso i giovani vengono privati del diritto di essere tali. La Primavera araba ha catapultato un profumo di libertà tra le persone di una regione così a lungo segnata da dittature, in cui le politiche estere occidentali sono andate storte e dove lo sviluppo sociale è stato scarso. La primavera si è trasformata in estate, l’autunno in inverno, i mesi in anni e la rivoluzione originale in qualcosa di molto diverso dagli ideali di libertà urlati nelle piazze di tutta la regione.

Quando ho iniziato a lavorare a questo progetto sono partita dal presupposto che la gioventù fosse un’età di speranza, quando le aspettative non sono ancora condizionate dall’esperienza. Con l’evolversi del lavoro ho cominciato a capire quanto invece le aspirazioni siano influenzate dalla società in cui viviamo, dalle circostanze in cui cresciamo, e quanto sia importante comunque continuare ad averne.

Il prototipo originale di Make a Wish di Loulou d’Aki, selezionato da Hannah Watson di Trolley Book tra 44 prototipi ricevuti, ha vinto il Photobook Dummy Review and Prize a COTM 2017. Sono stati prodotti anche una mostra per questa edizione del festival e un libro intitolato They call us dreamers but we’re the ones who don’t sleep pubblicato da OTM Company.

Progetto

Make a Wish di Loulou D’Aki

Numero foto

18 stampe

Tipo

18 stampe a colori montate su forex (in cornice)

 

Dimensioni

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Allestimento

I materiali testuali vanno stampati a carico dell’organizzazione ospitante. Si provvede all’invio dei testi introduttivi, biografia e didascalie in italiano e in inglese.

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