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American Woman: 40 Years (1970s-2010s)
Donna è un cecchino. La macchina fotografica è la sua semiautomatica, il suo occhio è infallibile. Non manca quasi mai il bersaglio. Una volta che ti ha presa di mira, sarai colpita. Sarai rivelata. E continuerà a sparare finché una di voi due morirà.
Donna è una seduttrice, una volpe. Donna è un mastino. Donna dice di essere una zecca che ti succhia il sangue, o un sorcio che rosicchia via la superficie finché i suoi incisivi non raggiungono la polpa, il cuore, la bella e brutale verità. Questa è la storia della vita di Donna. È una storia di sesso, violenza e amore, dove la vita personale e professionale sono del tutto attorcigliati. Che Donna si chiami “donna” è perfetto, perché questa è anche la storia di quattro decadi di donne americane.
Donna è il frutto delle scuole per sole ragazze, quelle istituzioni che credevano che il futuro sarebbe stato femmina. È anche la glia di una donna forte e di un uomo dallo sguardo pieno di passione, che le ha insegnato cosa si può fare con una macchina fotogra ca. Donna non ha avuto formazione tecnica, ma è convinta che l’obiettivo della camera si possa connettere direttamente alle sinapsi del suo cervello. Sicura che con maestria, scioltezza e talento avrebbe potuto raccontare storie per il bene dell’umanità, senza abbandonare la propria, Donna si lancia verso l’ignoto a caccia di altre donne, con una piccola, magica scatola nera in mano.
Donna è un franco tiratore. “La verità è amore e l’amore è verità. – dice – Reclamo il diritto di girare armata, documentare piacere e dolore, mostrare cosa significhi la potenza di essere nata femmina”. Donna è al fianco delle donne.
Claudia Glenn Dowling*
*Claudia Glenn Dowling scrive spesso di fotografia. Ha lavorato con Donna Ferrato a Life, Mother Jones, Aperture, Matador e altre riviste, oltre a mostre e programmi televisivi.